"U' Catalettu"- Il Carnevale Storico Luciese 2019 ritorna a Santa Lucia del Mela (ME) continuando così la tradizione che si era interrotta fino a due anni fa, quando era ripresa, a distanza di 40 anni dall'ultima rappresentazione.

Un evento straordinario da non perdere assolutamente. Come sempre, tre le uscite: Domenica 24 Febbraio - Domenica 3 Marzo - Martedì (grasso) 5 Marzo 2019.

Sfilate allegoriche, gruppi mascherati e degustazioni di ricette tipiche: sono questi gli ingredienti del Carnevale Luciese, che torna per divertire grandi e piccoli. La città si veste a festa per l'attesa rievocazione del "Cataletto", rito carnevalesco dalle origini antichissime, e per l'allestimento di un corteo molto speciale. E' infatti l'unico Carnevale in Sicilia in cui si sfila in Motoape.

Immancabili poi gli appuntamenti con i sapori che da sempre allietano questo speciale momento dell'anno: tutti in Piazza per la Sagra della salsiccia e per degustare i maccheroni di Carnevale e i golosi dolci tipici, dalle "fraviole" alle "chiacchiere" e alla "pignolata".

Storia e Sviluppo del "Cataletto" 

Innanzitutto cos' è il Cataletto?

Il “cataletto” rappresenta una “barella o lettiga, con la quale si trasportavano malati, feriti e persino i morti o le bare”, che - a seconda dei casi - poteva essere rivestita con appositi drappi di stoffa più o meno pregiati. È proprio al Cataletto che si rifà il Carnevale Storico Luciese.

 Guardando ai secoli passati, grazie all'ausilio di documenti d'archivio e testimonianze orali, è stato possibile salvaguardare dall'oblio una pagina importante del folklore luciese, legato appunto alle fastose celebrazioni che, storicamente, hanno fatto del Carnevale uno degli eventi più attesi e seguiti di tutto l'anno. Così il "Cataletto", animando le piazze e i quartieri, offre un'occasione unica di partecipare ad una suggestiva rievocazione "in notturna".

Al centro di questo evento, la morte simbolica di Carnevale che, dopo aver mangiato e bevuto a dismisura, viene accompagnato in un finto corteo funebre dagli strepiti generali e dal pianto delle “cianci morti”, ovvero le classiche “prefiche”. Soprattutto nel secondo dopoguerra, il “Cataletto” rappresentava uno dei riti centrali nel calendario festivo luciese, anche per il valore antropologico che, in un’epoca di austerità, legata per esempio ai pochi mezzi generalmente disponibili per imbandire la tavola, consentiva libertà ed eccessi altrimenti proibiti.

Non a caso in Piazza Milite Ignoto viene riproposto il Processo al Carnevale, che, nella tradizione, veniva accusato di golosità e ingordigia (tanto da “morire” con una fraviola in bocca), con giudici, medico e prete pronto per il funerale grottesco. L'altro momento importante è lo "sposalizio", un finto matrimonio grottesco caratterizzato da un copione di scherzi e divertimento.

Sempre da Piazza Milite Ignoto, parte il corteo allegorico vero e proprio, sino a Piazza Duomo dove viene bruciato un fantoccio, su un rogo scoppiettante, come simbolo della fine della festa e l'inizio della quaresima, segnato dal suono delle campane (il cosiddetto "campanazzu").

 

Man mano che il cortéo procede le file s' ingrossano perché a Mezzanotte si cessa di ballare e comincia la Quaresima , ma il baccanale continua.........

 

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U CATALETTU - IL CARNEVALE STORICO LUCIESE 2019

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