Bagolino (BS), pittoresco borgo medievale della Comunità montana della Valle Sabbia, fra case addossate, strade tortuose e strette scalinate, ha inizio il periodo della gioia Carnevalesca con il CARNEVALE BAGOSSO.
Una sottile linea fra goliardia ed antica tradizione, proprio così, perchè fra scherzi e burle, a volte un po' audaci, c'è una ricchezza popolare che quest'anno compie ben 500 anni!
E così ogni Lunedì e Giovedì (mai alla Domenica) si riversano per le strade i famosi e goliardici Mascàr: uomini che indossano abiti logori interpretando un vecchio ed una vecchia con maschere per non farsi riconoscere.
Con la voce in farsetto girano per le vie del borgo "importunando" piacevolemente turisti e cittadini con palpatine e fraseggi solo a loro consentiti perchè è questo il momento di "svuotare il sacco"! Questa usanza in realtà cela una profonda tradizione di buon auspicio, poichè la "toccatina" al lato B è un augurio di fertilità ....non a caso a Bagolino le famiglie sono numerose!
Eccoli quindi i Mascàr! ---> il vecchio indossa un abito generalmente nero composto da pantaloni al ginocchio con patta quadrata, giacca, gilè e camicia bianca. Il polpaccio è coperto da ghette chiuse con lunghe file di bottoni. Caratteristica saliente sono gli sgalber, zoccoli chiusi con suola di legno.
Il costume della vecchia è interamente tessuto a telaio e costituito da ampia gonna lunga fino ai piedi e da un corpetto attillato. Si completa con grembiule di lana robusta, sulle spalle un fazzoletto con ricami floreali che si incrocia sul petto ed un ampio scialle di lana che copre il capo e le spalle.
Nel 2018 si sono contati ben 120 Balärì. Loro rappresentano l'aspetto più spettacolare del Carnevale di Bagolino: indossano vestiti con giacca e pantaloni al ginocchio scuri ornati da ricami, calze bianche lavorate, camicia bianca, cravatta scura, un lungo scialle di seta e tracolla di velluto ricamato. Danzano sotto le case di amici e parenti, che hanno prestato i gioielli di famiglia usati per adornare i cappelli totalmente ricoperti di fettuccia rossa e nastri colorati. I cappelli sono davvero un capolavoro di arte e maestria.
I Balärì coprono il volto con una maschera e non possono farsi riconoscere! Alla fine della danza, quando entrano nelle cucine delle famiglie per rifocillarsi ....è solo allora che possono scoprirsi!
Le loro danze sono spettacolari e dinamiche e mai uguali! Vengono magistralmente coordinati dal Capo dei Ballerini che lancia i nomi dei balli e delle figure: un personaggio davvero divertente! Le danze vengono eseguite in pubblico esclusivamente durante il Lunedì e il Martedì di Carnevale.
I Ballerini ballano solo nelle proprie Contrade, Cavril ed Osnà, solo nella danza di fine Carnevale ballano tutti assieme.
Le musiche, appassionanti e ritmiche, seguono la melodia dettata dal violino. Le suonate sono accompagnate dalla tradizionale arte interpretativa, unica nel suo genere, di solito a tre voci: una bassa e due alte. Il suono si ottiene per lo più pizzicando le prime due corde mi-la, meno la terza, mai la quarta.
L'Ariosa è il ballo tipico che segna la fine del Carnevale Bagosso: sulle sue note i Balärì ed i Mascàr ballano con foga, in una danza tipica e spettacolare.
Il Carnevale di Bagolino rappresenta una ricchezza di storia e tradizione difesa con passione, perchè in realtà questa manifestazione esilarante cela un vero amore per il proprio territorio. Tutte le generazioni partecipano con gioia, travestendosi e ballando fin in giovanissima età.
....venite a Bagolino e scoprirete che tutto ciò che sembra frivolo ed un po' impudente ...in realtà è solo parte di racconti di vita immutati nel tempo.
=> "Storie da suonatori. La tradizione musicale del carnevale di Bagolino e Ponte Caffaro", a cura di Daniele Richiedei. Un libro che riunisce in un unico racconto l'esperienza complessa di questo straordinario carnevale. (Reperibile presso l'Ufficio Turistico di Via San Giorgio - Bagolino).
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